CONSIGLI PER UNA ABBRONZATURA INVIDIABILE

Eccoci nuovamente arrivati all' Estate, il sole attira la nostra attenzione, ma la pelle non é ancora pronta, é ancora pallida, di un bianco imbarazzante. Colpa dei troppi impegni che ogni giorno ci tengono legati e non ci lasciano tempo per prendere un po di tintarella. Ecco dunque che si ripresenta la cosiddetta prova spiaggia, e il nostro pallore non rischia di essere solo un folklore di cui parlare, ma anche un problema serio dal momento che andremo ad esporci ai raggi solari per la prima volta.

Il sole emette radiazioni che vengono classificate in base alla loro lunghezza d'onda. L'occhio umano percepisce le radiazioni contenute dal rosso al violetto. Al di là di queste lunghezze d'onda vi sono l'infrarosso (che genera calore) e l'ultravioletto. Le radiazioni infrarosse hanno una lunghezza d'onda maggiore di quelle violette. La lunghezza d'onda é inversamente proporzionale all'energia della radiazione stessa. Ovvero, le radiazioni con onde lunghe, come la radiazione infrarossa, hanno minore energia delle radiazioni con onde corte come la radiazione ultravioletta. Quest'ultima é di particolare importanza per la salute della nostra pelle ogni volta che ci esponiamo al sole.

La radiazione ultravioletta, a seconda dell'energia, é suddivisa in tre classi di radiazioni:

1.     radiazioni UVC, che non raggiungono il suolo in quanto ben schermate dall'atmosfera terrestre;

2.     radiazioni UVB, causa principale dell'abbronzatura;

3.     infine le radiazioni UVA, radiazione spesso utilizzata in alcuni apparecchi per abbronzatura incapace però di creare una pigmentazione altrettanto efficace di quella creata dalla radiazione UVB nel proteggere la pelle da una successiva esposizione ai raggi solari.

Oltre agli effetti benefici ed estetici (abbronzatura, aumento della vitamina D etc.) l'esposizione della pelle al Sole può avere anche effetti negativi (ad esempio invecchiamento della pelle) ed il grado degli effetti é proporzionale alla quantità di radiazione assorbita. Occorre quindi prestare attenzione, soprattutto alle prime esposizioni, utilizzando precauzioni e prodotti in grado di proteggere la nostra pelle.

Parlando di prodotti solari, sappiamo che il fattore di protezione di un prodotto é indicato dalla sigla SPF (Sun Protection Factor) o dalla sigla IP (Indice di Protezione) seguita da un numero. Assieme alla sigla SPF viene associata un altra sigla che ne indica la scala di riferimento: DIN utilizzato in Europa, o FDA utilizzata in USA. Da notare che l'associazione con una o l'altra sigla fa attribuire ad uno stesso fattore di protezione SPF valori notevolmente diversi per quanto riguarda il grado di protezione del prodotto.

Più alto é il numero più alta sarà la protezione.

Per cui, un prodotto contraddistinto da un valore oscillante tra i 2 e i 7 SPF sarà un prodotto solare a bassa protezione.

I prodotti solari con valori dagli 8 SPF fino agli 11 saranno intesi come prodotti a media protezione.

Prodotti con valori numerici sopra 12 SPF saranno intesi come prodotti ad alta protezione.

Ovviamente valori più alti indicano maggiore protezione, ed un prodotto con valore SPF 30 sarà inteso come protezione totale.

I prodotti solari possono essere suddivisi in "schermi" e "filtri solari". Nel primo caso, il prodotto disperde o riflette le radiazioni in modo fisico, nel secondo caso il prodotto interagisce con le radiazioni solari trasformando l'energia assorbita ad un livello di energia più basso. Esistono inoltre prodotti specifici per le radiazioni UVA o per le radiazioni UVB.

Da tenere presente che la normale applicazione di un prodotto, anche ad alto valore SPF, può non essere sufficiente ad evitare fastidi e/o bruciature. Questo é dovuto sia alla sensibilità della pelle sia alla quantità di prodotto applicato che al numero di volte che applichiamo il prodotto durante l'esposizione. Inoltre, sudore e bagni in mare riducono l'effetto dei prodotti stessi.

Il parametro che indica la sensibilità della pelle alla radiazione solare é chiamato "fototipo".

Ad esempio per fototipo I si intende una persona con capelli biondi, occhi chiari e pelle chiara.

Fototipo VI é una persona di razza nera, capelli neri e occhi scuri.

 

 

FOTOTIPO: I

Capelli: BIONDI O ROSSI  PELLE:BIANCHISSIMA  OCCHI: CHIARI

TEMPO DI ESPOSIZIONE del PRIMO GIORNO: 5 minuti  FATTORE PROTEZIONE:ALTO

FATTORE DI PROTEZIONE DEI GIORNI SUCCESSIVI: ALTO/MEDIO

 

FOTOTIPO: II

Capelli: CHIARI  PELLE:CHIARA  OCCHI: CHIARI

TEMPO DI ESPOSIZIONE del PRIMO GIORNO: 10 minuti  FATTORE PROTEZIONE:ALTO

FATTORE DI PROTEZIONE DEI GIORNI SUCCESSIVI: MEDIO

 

FOTOTIPO: III

Capelli: CASTANI  PELLE:CHIARA  OCCHI: CASTANO/CHIARI

TEMPO DI ESPOSIZIONE del PRIMO GIORNO: 15 minuti  FATTORE PROTEZIONE:MEDIO

FATTORE DI PROTEZIONE DEI GIORNI SUCCESSIVI: MEDIO/BASSO

 

FOTOTIPO: IV

Capelli: CASTANI  PELLE:OLIVASTRA  OCCHI: CASTANI

TEMPO DI ESPOSIZIONE del PRIMO GIORNO: 25 minuti  FATTORE PROTEZIONE:BASSO

FATTORE DI PROTEZIONE DEI GIORNI SUCCESSIVI: BASSISSIMO

 

FOTOTIPO: V

Capelli: SCURI  PELLE:SCURA  OCCHI: CASTANI

TEMPO DI ESPOSIZIONE del PRIMO GIORNO: rari arrossamenti  

FATTORE PROTEZIONE:BASSISSIMO

 

FOTOTIPO: VI

Capelli: SCURI  PELLE:NERA  OCCHI: CASTANI/SCURI

TEMPO DI ESPOSIZIONE del PRIMO GIORNO: NESSUN ARROSSAMENTO 

FATTORE PROTEZIONE:NON SERVE

 

I TEMPI DI ESPOSIZIONE AL SOLE O AI RAGGI ULTRAVIOLETTI ARTIFICIALI, DOPO IL PRIMO GIORNO, VANNO AUMENTATI DI 5 MINUTI AL GIORNO.


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