“Le tre età”, Giorgione. Firenze, Palazzo Pitti.
Ho cominciato quest’esperienza incuriosita dall’argomento “Terza età protagonista”.
Desidero vivere con consapevolezza quest’età che voglio capire e non vivere correndo dietro alla vita come ho sempre fatto fino ad ora, senza chiedermi mai dove sono, quasi dimenticando ieri e non assaporando l’oggi. Da qualche tempo sento il bisogno di fermarmi a guardare dentro di me, ma anche a guardare il cielo, come quando ero bambina e mi incantavo, distesa sull’erba alta, ad ascoltare il fruscio del vento tra le foglie dei pioppi e seguire le nuvole che cambiavano forma nell’azzurro. Non è facile essere sé stessi, si rischiano le relazioni sociali (le mie amiche vogliono fare sempre qualcosa, almeno chiacchierare), ma non sempre ho voglia di essere distratta, qualche volta preferisco stare sola, mi sembra di non aver mai tempo. Entrare all’Opera dell’Immacolata Concezione (OIC) mi ha molto impressionato. Abito qui vicino, ma non ho mai osservato attentamente cosa succedeva in questo posto per anziani. Entrare e vedere chi ci vive è stato inizialmente uno shock, sono stata costretta a pensare alla vecchiaia sotto l’aspetto della malattia. Questa cosa non mi era mai successa, eppure sono già una malata
cronica: ho la bronchite ostruttiva irreversibile e non del tutto controllata dalle medicine. Con questo problema ci convivo da anni, ma solo vedendo con i miei occhi gli anziani in carrozzella che incontro negli atri e nei corridoi di questa struttura, mi sono resa conto della realtà. Anch’io sono vicina all’invalidità. Questo pensiero mi ha scosso, ma non sono dispiaciuta, perché voglio sapere e capire.
Valori, conoscenze, esperienze, capacità di dare: questa è la ricchezza della terza età, che proviene dall’esperienza di un’intera vita e consente di trasformare la vecchiaia, intesa come dipendenza, isolamento, frantumazione, in un vero e proprio laboratorio di ricerca.
In questi incontri abbiamo cercato di utilizzare le nostre esperienze per scoprire un nuovo modo di vivere la terza età. Partendo dall’analisi del modello di società attuale, che sembra prendere in considerazione solo giovani e media età, e dallo studio della situazione psicologica dell’anziano, siamo voluti arrivare a un profondo cambiamento di quella prospettiva di vita alla quale ognuno di noi si era forse rassegnato.
Non si è trattato di lezioni o conferenze, ma di un lavoro di gruppo, dove ognuno è stato ascoltatore e attivo partecipante: siamo stati guidati da un atteggiamento di apertura verso gli altri e dalla necessità di contatto, incontro, confronto. Spinti dal senso di appartenenza alla medesima realtà che ci unisce, abbiamo tentato di far entrare in noi la consapevolezza di poter costruire un efficace progetto di vita.
Il “Percorso Terza Età Protagonista” svolto all’O.I.C., dal Novembre 2003 al Maggio 2004, seguito da dodici presenze di cultura varia, molto impegnate ed assidue, è stato molto interessante.